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di Francesco Bizzarri

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Domenica 3 Febbraio 2008

 

Autobus contro un tram: un morto e feriti

Fonte ANSA

                                                                                                                       

MILANO - La morte arriva in corso di Porta Vittoria a Milano, quasi davanti al Palazzo di giustizia, alle 15:07, quando il traffico è scarso, la gente è negli uffici e sui mezzi pubblici c'é poca gente. Perché pochi riescono a immaginare che cosa sarebbe successo se lo scontro tra un autobus e un tram, causato probabilmente dalla manovra azzardata di un Suv, fosse avvenuto in un'ora di punta, quando la gente è pigiata sui mezzi pubblici.

Il bilancio, oggi, parla di un morto, una donna milanese, Giuliana Grossi, 52 anni compiuti proprio ieri, 26 feriti o contusi, undici dei quali in ospedale. Degli undici feriti, tre sono in codice rosso, quindi in gravi condizioni: si tratta di una donna a cui è stata amputata una gamba e del conducente dell'autobus della linea 60, con destinazione Stazione Centrale, e di quello del tram della linea 12 diretto a Roserio.

Marco Momenté, 33 anni, che si trovava alla guida del tram, è stato operato alla testa, mentre il suo collega Domenico Ressa Jolmann, 26 anni, ha subito lesioni gravi alle gambe. Altri passeggeri hanno avuto fratture e contusioni. Alcuni sono stati medicati sul posto, in un improvvisato centro di pronto soccorso, allestito dai volontari del 118.

I vigili del fuoco hanno dovuto faticare non poco per estrarre i due conducenti, mentre il corpo della donna morta è stato portato via solo dopo l'arrivo del medico legale e del pm di turno, Cecilia Vassena, che ha provveduto a raccogliere sul posto le prime testimonianze e ha aperto un'inchiesta a carico di Marco Trabucchi, 38 anni, agente di commercio nato a Venezia, ma residente in Svizzera, nel Canton Friburgo che, con il suo fuoristrada Porsche Cayenne di colore nero, è il principale sospettato di essere la causa dello scontro.

E' indagato per omicidio colposo ed è risultato negativo alla prova del palloncino. In conseguenza dell'impatto le cabine di guida dell'autobus e del tram si sono compenetrate. Trabucchi, visibilmente sconvolto, ha raccontato, tenendosi una mano su un occhio per via di un colpo, di essere stato poco prima da un avvocato, vicino a Palazzo di giustizia. Poi era ripartito con la sua potente vettura.

"Ho cercato di evitare due passanti", si è giustificato. Per questo, sarebbe finito sulla corsia preferenziale mentre arrivava l'autobus che ha colpito il suo Suv nella parte sinistra, quella del conducente. La vettura è stata ributtata sulla corsia ordinaria, mentre il bus ha invaso la corsia opposta, schiantandosi frontalmente con il tram. I mezzi pubblici non procedevano a velocità elevata, ma il loro peso, unito al fatto che per entrambi non è stato possibile frenare, ha fatto sì che le due cabine di guida si accartocciassero.

Ad alcuni testimoni non risulta la presenza di passanti che Trabucchi volesse evitare, e comunque esistono delle telecamere collegate con le centrali di Polizia, carabinieri, vigili urbani che dovrebbero aver ripreso la scena e contribuiranno a chiarire questo drammatico pomeriggio. E domani, mentre l'agente di commercio tornerà davanti al magistrato per spiegare quella manovra che ha provocato uno sconquasso, i mezzi pubblici si fermeranno qualche attimo alla stessa ora dell'incidente: un gesto simbolico deciso dall'ATM.
 


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